di Vera Figuccia

Si è da poco conclusa la settimana dedicata al Grest che la Parrocchia dei Ss. Jacopo e Filippo di Pisa ha ospitato per il secondo anno consecutivo. Si rinnova dunque quello che si avvia a diventare un appuntamento annuale, un momento di incontro, di riflessione e di svago per ragazzi e bambini che insieme hanno trascorso cinque intensi giorni all’insegna del dialogo e della condivisione.

 

Stessa formula dello scorso anno, nella medesima cornice ambientale e con lo stesso gruppo di animatori e catechisti della precedente edizione, ma con una importante novità che ha riguardato il tema scelto per il Grest 2018. Tenendo fede al traguardo di questa esperienza, consistente nel favorire un cammino comune di ascolto della Parola di Dio, di fraternità, di incontro di gruppo e di appartenenza diocesana, ed in linea con i suggerimenti dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Giovanile, nell’anniversario della dedicazione della Cattedrale di Pisa si è pertanto deciso di incentrare il Grest di quest’anno sulla storia e la rievocazione degli avvenimenti del passato che hanno dato i natali al Duomo della nostra città.

 

 

Così si è espresso l’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto in occasione del discorso introduttivo alla presentazione del cammino formativo per l’anno pastorale 2017-18 ai Parroci ed agli Animatori di Pastorale Giovanile: “Come ben sappiamo, ogni chiesa viene ‘dedicata’, cioè, consacrata al Signore per accogliere il Popolo cristiano che si raduna per l’ascolto della Parola di Dio, per la celebrazione dell’Eucaristia e degli altri sacramenti, ma anche per essere la casa comune di tutti i figli di Dio che formano la Chiesa-Comunità dei credenti. Se dunque la nostra Cattedrale è dedicata al Signore nel nome della Vergine Maria Assunta al cielo, il nostro [obiettivo] è far sì che i giovani delle nostre parrocchie, […] proprio facendo riferimento alla nostra Cattedrale, possano riconoscersi parte integrante di quella casa di pietre vive che è la comunità ecclesiale”.

Queste le parole che hanno fatto da monito alla preparazione degli incontri del gruppo Giovani Cresimati di quest’anno ed alla successiva organizzazione del Grest. Rivivere insieme – ragazzi, bambini ed adulti – i fatti che nel lontano XII secolo portarono all’edificazione della Chiesa Primaziale di Pisa per sentirla oggi come il cuore della comunità di fede che attorno ad essa si riunisce è stato l’argomento da meditare, comprendere e testimoniare durante questa settimana. Non tuttavia come si fa tra i banchi di scuola, sebbene con pari serietà e approfondimento.

 

 

Ciò che è proprio di questo percorso è l’intensità che nasce dal vivere pienamente un’esperienza. È qui infatti che entrano in gioco gli affetti, le emozioni che portano ad agire verso gli altri e che consentono di provare empatia per le cose e le persone. Una comunità è fatta prima di tutto dalle emozioni che la animano, che la mettono in movimento e che, una volta interpretate e lette alla luce della ragione, subito dopo diventano i sentimenti che la dirigono creando legami tra chi ne fa parte. Proprio come è reciprocamente accaduto tra i giovani animatori ed i piccoli affidati alle loro cure e tra entrambi e il gruppo parrocchiale, fino a comprendere l’intera comunità di fede.

Attraverso attività formative legate all’approfondimento dei significati sottesi al processo storico di edificazione della Cattedrale di Pisa ed ai luoghi della sua struttura spaziale e funzionale e grazie anche al momento aggregante della recita che ne ha ripercorso gli avvenimenti salienti, adolescenti e fanciulli hanno imparato a fare gruppo ed a contare gli uni per gli altri. Del resto, a ben riflettere, la parola “animatore” deriva dal verbo latino “animare” che significa “dare la vita”. Con il servizio reso a bambini e adulti, i nostri ragazzi hanno in effetti dato vita a qualcosa di importante: un’amicizia, delle relazioni, un percorso con tante e diverse attività. Ma hanno anche dato qualcosa di loro stessi – il tempo, le passioni, la fede – a tutti noi, piccoli e grandi.

 

 

Ciascuno è le relazioni che ha e costruire legami richiede impegno, responsabilità, capacità di fare e di saper essere. Sono gli ingredienti base delle avventure più avvincenti e, specialmente, di quella che fra tutte è la più bella: la vita. Ora nel divertimento dei giochi all’aperto, ora attraverso la bellezza dei percorsi di agilità sperimentati durante l’escursione, sospesi tra gli alberi ed immersi nella natura, ora infine mediante il valore della creatività e dell’abilità manuale dei laboratori artistici, il senso più profondo di questi giorni sono state le relazioni nate e l’esperienza di condivisione vissuta nella preghiera, nel dialogo e nel servizio. Valori della Chiesa universale di Cristo, “pietre vive” con cui è stata costruita la Cattedrale di Pisa, casa della nostra comunità di fede.

Questo il percorso fatto fin qui. Ma la strada da percorrere è ancora tanta e il tempo a disposizione per quest’anno terminato; il domani ci attende con una nuova avventura da scoprire e con altro cammino da intraprendere, sicuri tuttavia di essere guidati da Colui che è Via, Verità e Vita.