San Giovanni Paolo II ha scritto: «Riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valido per la società e per i tempi odierni». Lo statuto è stato approvato dal Pontificio Consiglio per i Laici in via definitiva nel 2008. Il Cammino Neocatecumenale «è al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente della fede»  per riscoprire il senso e la ricchezza del Battesimo. È quindi un cammino di conversione. È presente nella nostra parrocchia dal 2002 quando si è formata la prima comunità per volontà dell’allora parroco P. Idilio Ornati e confermato dall’attuale parroco P. Nicola Gregorio.

 

Gli iniziatori del Cammino sono Francisco José (Kiko) Gomez-Argϋello e Carmen Hernández i quali nel 1964, convinti che Cristo è presente nella sofferenza degli innocenti, decidono di vivere tra i baraccati di Palomeras Altas alla periferia di Madrid in mezzo a situazioni di degrado sociale spaventose. Su domanda di quegli stessi poveri con i quali vivevano, cominciarono ad annunciare loro il Vangelo di Gesù Cristo.  Nasce così tra i più poveri la prima comunità neocatecumenale, nella quale si fa visibile l’amore di Cristo crocifisso e che diventa un “seme” che viene seminato nelle parrocchie di Madrid e, più tardi, di Roma e di altre città di tutto il mondo. Attualmente il Cammino Neocatecumenale è presente in più di cento Paesi dei cinque continenti. La sintesi catechetica del Cammino Neocatecumenale poggia su quelle tre dimensioni della Chiesa che sono la Parola, la Liturgia, la Comunità.

“Il Cammino Neocatecumenale è un dono che lo Spirito Santo ha fatto alla Chiesa nel post-Concilio, come vita o itinerario per l’iniziazione o reiniziazione cristiana, e come strumento per promuovere una nuova e vigorosa evangelizzazione. Rendiamo grazie a Dio per le grandi meraviglie che Egli sta realizzando a favore della sua Chiesa e dell’umanità attraverso questo Cammino, per le grandi benedizioni e frutti che per mezzo e attraverso di questo Cammino sta spargendo in favore del suo popolo: frutti di conversione, di vita cristiana, di vocazioni al ministero sacerdotale, alla vita consacrata e all’azione missionaria della Chiesa; frutti inoltre di carità, di vita secondo le beatitudini, di donazione generosa, di famiglie rinnovate e aperte alla vita…”

L’ispirazione che la Vergine Maria ha dato a Kiko si riassume in: “Bisogna fare comunità cristiane come la Sacra Famiglia di Nazareth, che vivano in umiltà, semplicità e lode; dove l’altro è Cristo”.

 

Giancarlo Righetto