Con un bilancio più che positivo si è concluso il  primo Grest estivo da quando p. Nicola è parroco della nostra Parrocchia. Il tema conduttore è stato: “Il desiderio è segno di speranza”:  il desiderio di cose belle e importanti, desiderio che nasce dalla speranza condivisa e rafforzata dall’essere con gli altri e dalla presenza del Signore.

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Dal 26 al 30 giugno ventisei bambini hanno pregato, giocato, parlato su argomenti loro proposti. Grazie alla presenza di 10 giovani del gruppo dopo-Cresima - alcuni alla loro prima esperienza - e di catechiste e genitori è stato possibile organizzare l’iniziativa che ha messo al centro i bambini e l’accoglienza loro da dare perché sono preziosi agli occhi del Signore e alla nostra comunità; c’è da dire che anche i bambini non poche volte sono stati piccoli maestri per i grandi. E’ sempre arricchente superare le barriere della “ghettizzazione” per età perché si impara gli uni dagli altri e si impara a vivere insieme. Gli animatori e gli adulti  hanno avuto un bel rapporto con  i bambini  che realmente si sono sentiti accolti e benvoluti. Più che gradita dai bambini  anche la presenza di Morano Manzi, un parrocchiano pensionato che ben volentieri si è prestato  a insegnare loro a costruire un villaggio in miniatura  con oggetti di riciclo e che i bambini subito hanno chiamato “nonno”.  Interessante anche la gita fatta al castello di Fosdinovo durante la quale sono stati proposti dei giochi che facevano i loro coetanei nel Medioevo. Il divertimento e l’interesse sono stati assicurati.

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La sfida vinta è stata anche quella degli spazi che sono stati utilizzati in questo modo: al mattino le strutture di Via Masaccio, nel pomeriggio il giardino del Pensionato e per il pranzo i locali parrocchiali. L’organizzazione delle giornate è stata rispettata con gli inevitabili contrattempi e difficoltà di coordinamento fra quanti avevano responsabilità. Cosa normale, dato che era la prima volta che si  proponeva il Grest e la prima volta in cui collaboravano persone di età e mentalità diverse e che però hanno collaborato fin dall’iniziale ideazione e dalla preparazione del Grest stesso.

Tutto, in ogni caso, anche i contrattempi o le diversità d’opinioni,  sarà  utile in vista di migliorare l’esperienza  o altre  simili che in futuro potranno essere organizzate. In conclusione: un’esperienza molto ricca non solo per i bambini ma anche per quanti,  giovani e adulti, l’hanno ideata, preparata e portata a termine.

 

p. Nicola