I Santi titolari della nostra Parrocchia, gli apostoli Giacomo e Filippo, sono venerati insieme perché, secondo una antichissima tradizione, le loro reliquie vennero collocate sotto l’altare della Basilica dei Dodici Apostoli a Roma nel giorno della dedicazione della chiesa nel maggio dell’anno 565. La loro memoria nello stesso giorno richiama il fatto che la Parola di Dio, da essi proclamata per riunire gli uomini del Regno, e che oggi ci chiama all’Eucarestia, ci edifica sul fondamento degli Apostoli e dei loro rappresentanti tra noi. Sono davvero attuali i messaggi vitali e operativi della Lettera di Giacomo, la sua insistenza sulla povertà evangelica col severo monito ai ricchi e il sottolineare che la fede è sterile senza opere di giustizia.

 

San Giacomo detto Il Minore

E’ identificato dalla tradizione col “fratello del Signore” (Mc. 6,3; Mt 13,55), detto anche Figlio di Alfeo (Mt 10,3) ed è autore della Lettera che porta il suo nome. Testimone del Risorto (1Cor 15,7) ebbe un posto preminente nela comunità di Gerusalemme: a lui Pietro fa annunciare la sua liberazione dal carcere (At 12, 7), con lui prende contatto Paolo convertito (Gal 1,18s), ha un uolo importante nel primo Concilio della Chiesa a Gerusalemme (At 15,13-29). Dispersi gli apostoli intorno agli anni 36-37, Giacomo appare il capo della Chiesa Madre (At 21,26-28). Morì martire verso il 62 a Gerusalemme.

San Filippo

Discepolo del Battista, fu uno dei primi discepoli del Signore (Gv. 1,43). Originario di Betsaida come gli altri discepoli che allora si unirono a Cristo, doveva appartenere ad una comunità ellenizzata; lascia supporre questo il suo nome greco e quel che si può arguire dai rapporti che egli ebbe con i pagani (Gv 12, 20-30). I tre interventi di Filippo riportati dal Vangelo (GV 1, 45; 6, 5-7; 14,8) richiamano in vario modo l’Antico Testamento: Filippo esprime la sua speranza di vedere la realizzazione delle profezie nella persona di Cristo; ci aiuta a capire il miracolo della moltiplicazione dei pani (Gv 6, 1-15) alla luce dell’Esodo (Nm 11, 21-23), e il suo desiderio: “Mostraci il Padre”, ripete quello di Mosè: “Mostraci la tua gloria” (Es 33, 18). Fu crocifisso con la testa in giù intorno all’anno 80.

Preghiera con l’intercessione degli Apostoli

Signore,
hai stabilito la tua Chiesa sul fondamento degli Apostoli, perchè sia, attraverso i secoli, segno visibile della Tua Santità, in nome tuo trasmetta agli uomini le verità che sono via al cielo.
Hai scelto i santi Giacomo e Filippo nel disegno del Tuo amore e per la loro generosità nel rispondere alla tua grazia.
Noi ci rallegriamo nel ricordarli perchè in essi risplende la tua gloria, e il loro trionfo celebra i doni della Tua misericordia. Confortati dalla loro testimonianaza affrontiamo la vita di tutti giorni con fede, per condividere al di là della morte il loro destino. Per la loro intercessione speriamo di vedere sempre in te l’adempimento delle antiche profezie e promesse del Padre perchè la nostra fede non rimanga sterile e morta, ma si manifesti concretamente nelle opere. Tu sei Dio vivo e regni nei secoli dei secoli.
Amen