Tratto da: Neocatecumenale Iter Statuta
Il primo pilastro su cui si basa il Cammino Neocatecumenale è LA PAROLA DI DIO. Il Cammino Neocatecumenale è vissuto nell’arco di TRE TAPPE ed oltre, corrispondenti alle tre indicazioni ricevute dalla Vergine Maria: UMILTÀ – SEMPLICITÀ – LODE. In comunità dove l’altro è Cristo.
Ciascuna comunità neocatecumenale settimanalmente ha una celebrazione della Parola di Dio, di norma con quattro letture, secondo i temi indicati dagli Orientamenti alle Équipes di Catechisti per ogni tappa. Generalmente la 1^ lettura è tratta dalla Torà o dai libri storici dell’A.T.; la 2^, dai profeti o dai libri sapienziali; la 3^, dagli scritti apostolici e la 4^ dai vangeli.
Nella celebrazione della Parola di Dio, prima dell’omelia, il presbitero invita chi lo desidera tra i presenti ad esprimere brevemente ciò che la Parola proclamata ha detto alla sua vita. Nell’omelia, che ha un posto privilegiato nell’istruzione del Neocatecumenato (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 132), il presbitero prolunga la proclamazione della Parola, interpretandola secondo il Magistero e attualizzandola nell’oggi del cammino di fede dei neocatecumeni.
Ogni celebrazione della Parola è preparata accuratamente, a turno, da un gruppo della comunità, con l’aiuto, quando possibile, del presbitero. Il gruppo sceglie le letture e i canti, prepara le monizioni e dispone la sala e i segni liturgici per la celebrazione, curandone con zelo la dignità e la bellezza. Nel cammino neocatecumenale si adopera un innario di canti tratti dalla Parola di Dio e dalla tradizione liturgica cristiana ed ebraica, che vanno sottolineando i contenuti delle diverse tappe e passaggi.
Per approfondire la Scrittura «con l’intelligenza ed il cuore della Chiesa» i neocatecumeni si avvalgono soprattutto della lettura degli scritti dei Padri, dei documenti del Magistero, in particolare del Catechismo della Chiesa Cattolica, e di opere di autori spirituali.