Articolo tratto dal sito "Cerco il tuo volto",
testo di Mons. Andrea Caniato.
Nel corso dell’anno liturgico, la Chiesa rivive tutti i misteri della vita di Cristo, finché egli sia formato in noi e giunga il compimento della nostra speranza. L’Avvento costituisce la prima stagione dell’anno liturgico.
Secondo il rito romano, l’Avvento è il periodo di quattro domeniche, seguite dalle relative settimane, che precedono il 25 dicembre e nacque storicamente, in analogia alla quaresima rispetto alla Pasqua, come tempo di purificazione e di attesa del Natale del Signore.
Questa analogia con la quaresima, spiega il coloro viola dei paramenti liturgici, che in occasione della terza domenica di Avvento, possono essere attenuati al colore rosa, ad indicare la gioia per la festa ormai vicina. La parola “Avvento” significa “venuta”, “arrivo”, e nell’antichità, anche prima del cristianesimo, era utilizzata per indicare il grande evento costituito dall’arrivo in città di un sovrano o di una grande personalità, che richiedeva imponenti preparativi.
Avvento, dunque tempo dell’attesa. La Chiesa dunque rivive l’attesa dei profeti dell’Antico Testamento che annunciavano l’arrivo del Messia Salvatore: il Messia è già venuto, nella persona di Gesù Cristo, figlio di Dio e figlio di Maria, ma la comunità dei credenti deve mantenere ancora viva l’attesa di Lui, che se da una parte è già presente in mezzo a noi, dall’altra deve ancora manifestare pienamente la sua gloria, quando finalmente Dio sarà tutto in tutti.
Ecco dunque il senso dell’attesa cristiana: preparandoci alla festa di Natale, riconosciamo che quel Bambino attende di essere pienamente Signore nel cuore di ciascuno di noi; attende che noi riconosciamo i segni della sua presenza in mezzo a noi, perché nella sua manifestazione definitiva possa riconoscerci come suoi discepoli.
Tra i grandi modelli spirituali che la Liturgia propone nell’Avvento troviamo gli antichi profeti, soprattutto Isaia; san Giovanni Battista, che additò come presente l’Agnello di Dio che prende su di se il peccato del mondo; e soprattutto la Vergine Maria, che accolse il Figlio di Dio prima nel cuore e nella vita, e poi nel suo grembo verginale.
Le 4 domeniche di Avvento rispondono ad uno schema comune: nella prima si contempla la gloriosa manifestazione del Salvatore alla fine dei tempi; nella seconda la persona e la predicazione di Giovanni Battista; nella terza, chiamata anche “domenica della gioia”, l’attenzione è ancora sul ministero del Battista. La quarta domenica di Avvento, ripropone gli eventi che precedettero immediatamente la Nascita di Cristo.
I giorni feriali, sono dominati dalle figure del profeta Isaia e di Giovanni Battista. A partire dal 17 dicembre, sono sospese tutte le memorie dei Santi, e l’attenzione è tutta concentrata sull’imminenza del Natale.