Vivere insieme in un percorso di fede personale e comunitario

20 Settembre 2015

Il giorno 18/10/2015 alle ore 9,00 sono stati cresimati 11 nostri ragazzi: Anna, Giulia, Carolina, Gianluca, Emanuele, Carlo, Jacopo, Elisabetta, Elisa, Martina e Riccardo.  Dopo essere stati guidati e coccolati dalla bravissima e dolcissima Maria nei primi anni del catechismo, dopo aver ricevuto la Prima Comunione ai tempi dell’indimenticabile Padre Idilio, hanno proseguito il cammino di preparazione alla Cresima in Parrocchia sotto la guida dell’attento Padre Nicola, affidati per la catechesi ad Angela, (insegnante – mamma – catechista e molto molto altro!!!) e con il preziosissimo supporto di Valerio! 

 

Da almeno tre mesi era stato deciso di organizzare, per il ritiro per la Cresima dei ragazzi, una “due giorni” a Roma, la città eterna, un luogo che unisse preghiera, cultura e, perché no, svago, e che coinvolgesse anche genitori e fratelli dei cresimandi. La sera prima della partenza per Roma, quando le valigie erano pronte, il gas e le persiane di casa chiuse, i nonni salutati telefonicamente in vista della partenza prevista all’alba del giorno dopo, è giunta la notizia imprevedibile e disarmante che il viaggio sarebbe saltato. Un disguido nella prenotazione (mettiamola così…. ) ha costretto il nostro bel gruppetto di 34 persone a rimanere a casa: il viaggio a Roma del 5 e 6 settembre era sfumato. Inutile dire che la delusione è stata moltissima, per grandi e piccoli! Ma, ahimè, non vi è stato molto da scegliere.

Ovviamente, doveva essere organizzato al più presto un altro ritiro! Così, dopo due settimane, Domenica 20 settembre, ragazzi e famiglie, catechisti e Sacerdote, sono partiti alla volta di un posto bellissimo, che personalmente non avevo mai visto e che consiglio di visitare. Si chiama Monastero di Santa Croce, ed è situato in una frazione di Bocca di Magra.  

La struttura è su un promontorio sul mare, circondato da un folto bosco attraversato da sentieri percorribili dai visitatori. Un luogo silenzioso, ma al tempo stesso adatto ai ragazzi, un luogo dove potersi isolare e cercare un po’ sé stessi, ma anche dove poter parlare e giocare. La giornata era ventosa, autunnale, ed abbiamo subito iniziato con i saluti di benvenuto. Poi, con metodo altamente scientifico, (ci tengo a precisare…!) è stata fatta una divisione in gruppi di lavoro per i genitori, a cui Padre Nicola ha proposto un argomento di riflessione e discussione; i ragazzi invece erano in un gruppo unico di lavoro, guidati da Angela e Valerio. 

Cosa sia successo nel gruppo dei ragazzi ovviamente non lo so. Nel gruppo degli adulti di cui facevo parte posso dire che la discussione, iniziata come al solito un po’ timidamente, si è ben presto animata grazie alla voglia di aprirsi e di confrontarsi, specialmente di alcuni genitori. In generale, tutti i gruppi (anche quello dei più giovani) hanno poi riferito di aver parlato volentieri, di essersi “messi in gioco” volentieri.

Nel tempo a disposizione, sia i ragazzi che i genitori hanno voluto rendersi meglio conto dei dintorni, inoltrandosi almeno per un po’ nel bosco, o giù, lungo il sentiero diretto al mare. Ad avere più tempo, e magari con un raggio di sole in più, si sarebbe potuto fare delle belle passeggiate in quest’area, dove è stata predisposta anche una Via Crucis e dove vi si trovano vari punti panoramici. Qualcuno è comunque riuscito a ritagliarsi un breve ma piacevole tempo di “deserto” da cui, ha detto, si è sentito rigenerato. 

Dopo il tempo destinato al lavoro dei gruppi e al pranzo, il ritiro è culminato nel pomeriggio con la Santa Messa in una Cappellina a noi riservata. Una Messa intima, dove ognuno ha potuto esprimere le proprie intenzioni e condividere le preghiere, dove ogni genitore, immagino, ha pregato affinché la Fede, che certamente ha già posto le prime radici nei nostri figli grazie alle famiglie che li hanno cresciuti, grazie ai Catechisti e a tutte le figure della Parrocchia che hanno insegnato ed incoraggiato loro, grazie alle esperienze quotidiane che ci ricordano insistentemente quanto sia importante affidarci all’amore di Cristo, sia per tutti una compagna di viaggio per la vita.  

Dopo la Messa, un ultimo sguardo al mare azzurro e ai boschi, e ci siamo salutati; ognuno ha ripreso la strada di casa, portando con sé un bel ricordo in più. Un ritiro “canonico”, forse un po’ diverso da quello a Roma che era stato immaginato, ma importante per i cresimandi, per i quali ogni occasione è motivo di conoscenza reciproca e rafforzamento della loro amicizia, e importante per i loro genitori in quanto appartenenti alla medesima comunità.

Arianna Novelli